150 anni di Ac, raccontati su Avvenire

La sfida di cambiare per restare fedeli alla propria vocazione 

Venerdì 4 agosto, a pag 14,  il quotidiano Avvenire ha pubblicato, a firma di Matteo Truffelli, un articolo sull'Ac ai tempi di Francesco.
Il titolo è: La sfida di cambiare per restare fedeli alla propria vocazione

... Quale Azione cattolica ci consegnano i centocinquanta anni di storia che l’Associazione ha vissuto dalla sua nascita ad oggi? E qual è il profilo dell’Azione cattolica italiana di oggi, verso dove sta andando? Le due domande in realtà si sovrappongono. Perché l’Ac di oggi è e si sente in tutto e per tutto erede della propria storia, delle tante e differenti stagioni che l’hanno portata a essere quello che è oggi e, al tempo stesso, è consapevole che l’unico modo per rimanere fedele a questa storia, alla ricerca di santità ordinaria che ha intessuto l’esistenza di tante generazioni in questi centocinquanta anni è quello di sapersi rinnovare, di lasciarsi interpellare a fondo dalla realtà del proprio tempo per potere continuare a essere dentro di esso, e per esso, esperienza popolare di fede condivisa e di testimonianza credibile del Vangelo.  ... (continua a leggere scaricando il Pdf)

 

 

Quel filo rosso della passione educativa tra le generazioni 

Venerdì 28 luglio, a pag 22, il quotidiano Avvenire ha pubblicato, a firma di Pierpaolo Triani, un articolo sull'Ac e la sua passione educativa.
Il titolo è: Quel filo rosso della passione educativa tra le generazioni

... Sono passati centocinquant’anni, è cambiato profondamente il mondo, si sono modificate le sensibilità culturali e i linguaggi, ma vi è un lungo filo rosso di impegno educativo, capillare e costante, che unisce la Gioventù cattolica delle origini all’Azione cattolica italiana di oggi. Nel tempo si sono diversificare le modalità di formazione, si sono ampliati progressivamente i destinatari, coinvolgendo sia gli uomini sia le donne di ogni età della vita, sono andati variando i modelli pedagogici e pastorali di riferimento, ma costante è rimasta l’intenzionalità formativa. Quel verbo “formare” è sempre presente.  ... (continua a leggere scaricando il Pdf)

 

 

Il Forum, luogo di incontro tra le Ac di tutto il mondo 

Venerdì 21 luglio, a pag 21, il quotidiano Avvenire ha pubblicato, a firma di Maria Grazia Tibaldi, un articolo sull'Ac nel mondo.
Il titolo è: Il Forum, luogo di incontro tra le Ac del mondo

... Fu Pio XI a volere che la vocazione e la partecipazione alla missione evangelizzatrice dei laici nella forma particolare dell’Azione cattolica fosse promossa non solo in Italia, ma nella Chiesa universale: a partire dagli anni 30 molti paesi, facendo riferimento all’Aci, organizzarono l’Ac in contesti diversi, partecipando così alla preparazione del Concilio Ecumenico Vaticano II, insieme ai Movimenti di Azione cattolica ispirati da Joseph Cardjin e agli organismi internazionali dei laici che si andavano costituendo.  ... (continua a leggere scaricando il Pdf)

 
 

La testimonianza dei martiri e il dovere della memoria

Venerdì 14 luglio, a pag 22,  il quotidiano Avvenire ha pubblicato, a firma di Giorgio Vecchio, un articolo sui profeti da non dimenticare.
Il titolo è: La testimonianza dei martiri e il dovere della memoria

... I soci dell’Azione Cattolica condivisero fino in fondo le sorti dei propri concittadini: uomini e donne furono combattenti, prigionieri, vittime. Dopo l’8 settembre, molti entrarono nella Resistenza e prepararono il domani dell’Italia. Tanti altri seguirono la sorte dei nostri militari e - come Giuseppe Lazzati - sostennero nei campi di concentramento la fede dei compagni di sventura. Nel Lager di Hersbruck morì Teresio Olivelli, autore della celebre Preghiera del ribelle, mentre a Dachau scomparve l’assistente diocesano di Bergamo don Antonio Seghezzi. Ricordare oggi questi martiri è compiere un dovere, ma è pure trarre un insegnamento prezioso, perché essi seppero dare la propria testimonianza nelle più diverse situazioni. ... (continua a leggere scaricando il Pdf)

 
 

Monsignor Costa e la scelta religiosa nel vento del Concilio

Venerdì 7 luglio, a pag 23, il quotidiano Avvenire ha delineato, a firma di Vittorio De Marco, l'Ac nel solco del Concilio.
Il titolo è: Monsignor Costa e la scelta religiosa nel vento del Concilio

... Vittorio Bachelet e mons. Franco Costa sono i due nomi legati all’Azione cattolica del Concilio Vaticano II. Il primo viene nominato da Paolo VI presidente generale nel 1964, mentre don Franco Costa già dall’anno precedente ne era assistente generale. Le sfide e le aperture del Concilio, non ancora concluso, coinvolgono in pieno l’Azione Cattolica e i suoi dirigenti: bisognava entrare nel post Concilio con un volto nuovo sintetizzato nella necessità di una “scelta religiosa” che doveva, tra l’altro, liberarla da alcune supplenze e collateralismi che l’avevano caratterizzata nei decenni precedenti. .... (continua a leggere scaricando il Pdf)

 
 

La "splendida avventura" di Luigi Gedda, laico appassionato

Venerdì 30 giugno, a pag 24, il quotidiano Avvenire ha pubblicato, a firma di Ernesto Preziosi, un ritratto di Luigi Gedda.
Il titolo è: La "splendida avventura" di Luigi Gedda, laico appassionato

... Rimane fedele all’intuizione di fondo dell’Ac, da lui vissuta nelle forme dell’ecclesiologia degli anni di Pio XI e Pio XII. Vivo è il riferimento alla prima esperienza ecclesiale, a quel laicato attivo nel faticare accanto agli apostoli per l’annuncio del Vangelo. La figura di Gedda merita di essere studiata nella sua complessità, andando oltre letture contingenti, superando una sorta di rimozione e di damnatio memoriae. ... (continua a leggere scaricando il Pdf)

 
 

La vita di Carlo Carretto, innamorato di Dio e della Chiesa

Venerdì 23 giugno, a pag 21, il quotidiano Avvenire ha pubblicato, a firma di fratel Gian Carlo Sibilia, un bel ritratto di Carlo Carretto.
Il titolo è: La vita di Carlo Carretto, inammorato di Dio e della Chiesa

... La visione di Chiesa di fratel Carlo non è «misticheggiante», ma sviluppata a partire dai vescovi ai quali attraverso il Padre consacrerà la vita al momento di emettere i voti perpetui in Fraternità per una continua preghiera di intercessione. Dominava sempre in Carretto una visione sacramentale della Chiesa senza infingimenti e connivenza con il potere, vista realisticamente come luogo della fedeltà di Dio, ma anche come luogo della tentazione. ... (continua a leggere scaricando il Pdf)

 

 

Armadi Barelli, una cristiana laica al passo con i tempi

Venerdì 16 giugno, a pag 22, il quotidiano Avvenire ha delineato, a firma di Laura Rozza, una personalità "forte" come quella di Armida Barelli.
Il titolo è: Armida Barelli, una cristiana laica al passo con i tempi

... Senza la Barelli non avremmo avuto l’apporto dato dalle donne cattoliche alla Resistenza e alla ricostruzione dopo la guerra, né la preparazione ai compiti democratici derivanti dal diritto di voto e dalle diverse opportunità di partecipazione nelle associazioni e nei sindacati. ... (continua a leggere scaricando il Pdf)

 

 

L'aggressione del fascismo all'associazionismo cattolico

Venerdì 9 giugno, a pag 24, il quotidiano Avvenire ha pubblicato, a firma di Piero Pennacchini, una bella riflessione sui fatti del 1931.
Il titolo è: L'aggressione del fascismo all'associazionismo cattolico

... Il regime fascista, professando un’ideologia totalitaria, non poteva non entrare in conflitto con chi pensava e agiva in modo diverso dal suo. Fin dalla fondazione del Partito Nazionale Fascista, nel 1919, si manifestò subito un’insofferenza per l’esistenza dell’Azione cattolica. Essa costituiva, infatti, il naturale serbatoio di voti per il Partito Popolare Italiano, anche se non si confondeva con esso e svolgeva un’attività solamente religiosa. ... (continua a leggere scaricando il Pdf)

 

 

La "scelta religiosa" e l'attenzione alla "questione politica"

Venerdì 2 giugno, a pag 22, il quotidiano Avvenire ha pubblicato, a firma di Raffele Cananzi, una bella riflessione sulla scelta religiosa.
Il titolo è: La "scelta religiosa" e l'attenzione alla "questione politica"

... La natura ecclesiale dell’Azione cattolica italiana rende in qualche modo consequenziale il fatto che l’associazione, nei suoi centocinquant’anni di storia, abbia compiuto e attuato in modo permanente una “scelta religiosa”. Questa elementare considerazione potrebbe far nascere un duplice interrogativo: perché se ne parla come di una peculiarità posta in discussione? Come si concilia questa singolare scelta con l’esplicito invito di papa Francesco, nel discorso rivolto all’Ac il 30 aprile in piazza S. Pietro, di porre particolare attenzione alla “questione politica” in Italia e di impegnarsi in questo delicato e importante settore dell’attività umana? ... (continua a leggere scaricando il Pdf)

 

 

Vittorio Bachelet e l'onda lunga del Concilio Vaticano II

Venerdì 26 maggio, a pag 23, il quotidiano Avvenire ha pubblicato, a firma di Luca Diliberto, una bella riflessione su Vittorio Bachelet.
Il titolo è: "Vittorio Bachelet e l'onda lunga del Concilio Vaticano II"

... Bachelet intuì che, sintonizzando l’Azione cattolica sulle grandi prospettive conciliari (rapporto Chiesa/mondo - popolo di Dio - centralità della Rivelazione) avrebbe fatto fare passi in avanti all’intera Chiesa italiana, aiutandola meglio nel suo servizio al paese. Partì dall’idea di razionalizzare una struttura ormai ridondante (oltre una decina tra associazioni e altri enti, spesso poco connessi tra loro) e colse il valore di essere soggetto unitario; sentì l’urgenza di una spiritualità laicale fondata sul pilastro dell’ascolto della Parola; sciolse l’associazione da vincoli troppo stretti con gli apparati politici; trovò una nuova sintesi nella cosiddetta “scelta religiosa”, quale conversione all’essenzialità di vere esistenze credenti... (continua a leggere scaricando il Pdf)

 

 

Il beato Toniolo, un profeta dell'impegno dei cattolici
Giuseppe TonioloVenerdì 19 maggio, a pag. 24, il quotidiano Avvenire ha tracciato, a firma di mons. Domenico Sorrentino, arcivescovo-vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, la figura del beato Giuseppe Toniolo
Il titolo è: "Il beato Toniolo, un profeta dell'impegno dei cattolici"

Fu un indiscusso protagonista delle Settimane sociali e seppe guardare lontano vedendo i segnali di crisi nei valori e nella vita sociale. L'Azione cattolica può considerarlo non solo uno dei suoi "santi", ma uno dei suoi "profeti". (leggi l'articolo scaricando il Pdf)

 

 

Dall’intuizione di due giovani un percorso di fede e impegno

I 150 anni di storia dell’Azione cattolica raccontati attraverso una serie di articoli che appariranno sul quotidiano Avvenire ogni venerdì fino al 4 agosto. 

Venerdì 12 maggio la prima puntata, con un articolo sulle origini dell’Ac a firma di Paolo Trionfini.
Il titolo è: "Dall'intuizione di due giovani un percorso di fede e impegno"

... La fondazione del primo nucleo dell’Azione cattolica italiana, attraverso la sequenza dei documenti costituitivi, mette, dunque, in luce la natura religiosa dell’associazione, come patrimonio genetico irrinunciabile. I tratti caratteristici impressi segnalano, altresì, la novità assoluta nella storia della Chiesa dell’intuizione di Acquaderni e Fani, i quali assunsero l’iniziativa per modellare una forma associata di chiara impronta laicale... (continua a leggere scaricando il Pdf)

 

 

I soci di Ac potranno fruire gratuitamente per sei mesi di Avvenire digitale.
Il Centro nazionale dell'associazione sta inviando ai soci, attraverso un'e-mail, le modalità per aderire all'iniziativa.
Per saperne di più clicca sul seguente link:
150 anni di Ac, raccontati su Avvenire
 

 

Inno

Stiamo per vivere un anno straordinario in cui pensare e ripensare ad una “bella storia” lunga 150 anni e per una ricorrenza così importante poteva mancare l’inno?! Una canzone che ti entra nella testa e nel cuore perché racchiude tutte le nostre emozioni, e racconta quanta strada sia stata fatta dalle donne e dagli uomini dell’associazione. Una strada fatta di coraggio, capacità, scelte pure e preziose che diventano per noi una grande eredità.

 

 

Itinerario tra i luoghi della memoria della storia dell'ACI

L’Azione cattolica italiana, nei suoi centocinquant’anni di storia, ha costantemente celebrato la ricorrenza anniversaria della fondazione.
Questa considerazione, andrebbe, peraltro, declinata al plurale, rendendo più mosso il quadro di riferimento. Fino al 1969, quando il nuovo Statuto, frutto della recezione del Concilio Vaticano II, ne ridefinì in chiave unitaria l’assetto, ogni ramo dell’associazione promosse manifestazioni pubbliche, spesso imponenti, per rievocare il proprio momento fondativo, che per la Gioventù cattolica risaliva al 1867, prima di ottenere il riconoscimento papale l’anno successivo, per l’Unione donne al 1908, per la Gioventù femminile al 1918, per l’Unione uomini al 1922.
Si potrebbe, dunque, rileggerne la storia attraverso le modalità con cui l’Azione cattolica italiana ha celebrato le ricorrenze anniversarie, che, in questa prospettiva, hanno rappresentato l’ideale passaggio di testimone tra le generazioni che si sono avvicendate nel cammino associativo. La proposta che è presentata nella particolare guida presente in allegato è di ripercorrere, appunto attraverso un cammino, i luoghi di Roma in cui sono celebrati gli anniversari della fondazione, per poterli vedere sotto una luce diversa, che riflette anche la storia dell’Azione cattolica italiana in questi centocinquant’anni.

 

Logo 

Realizzato da Davide Pezzano, dell’AC diocesana di Locri-Gerace, il logo del 150° dell’AC è composto di quattro parti, che il suo autore così descrive: 150° («Pensato come un nastro dorato che attraversa tutta la composizione»); Logo AC («Il logo ufficiale dell’Azione Cattolica Italiana è rappresentato nella parte superiore dell’immagine. L’AC tutta si impegna nella cura dei diversi ambiti della vita di ognuno. La scomposizione del logo che lascia visibile solo la calotta superiore rende graficamente l’idea di un ombrello che, di fatto, protegge gli elementi sottostanti»); Intrecci di vita («Il motivo orizzontale è una treccia e rappresenta la relazione tra i settori, le articolazioni e i movimenti di AC. Vite, generazioni, ambiti che si stringono insieme in un unico intreccio»); L’Italia («La parte centrale del nostro intreccio si tinge dei colori bandiera italiana, a indicare il legame forte di ogni socio che unisce il campanile alla piazza, l’amore per l’AC e per la Chiesa all’amore per la Città, duplice visione di un’unica grande realtà»). Quattro elementi che a mo’ di punti cardinali ci aiutano a delineare uno spazio ideale in cui inserire una storia che inizia da lontano e che a narrarla ci si ritrova immancabilmente a raccontare la storia della Chiesa e dell’Italia degli ultimi centocinquant’anni. È una storia, infatti, che si intreccia con la vita di milioni di uomini e donne che in un secolo e mezzo servendo la Chiesa hanno costruito e servito il Paese in cui viviamo.