Ambiente, futuro e bellezza per saldare un debito con il Salento
A partire dalla riflessione sul Messaggio del Papa per la Giornata Mondiale della Pace 2025, intitolato “Rimetti a noi i nostri debiti”, sentiamo forte la responsabilità della nostra generazione di riscattare il debito intergenerazionale che pesa sul nostro territorio. In particolare, nei nostri piccoli centri questo debito tocca in maniera significativa le politiche ambientali, sociali e culturali e del lavoro.
Dal confronto con i giovani delle parrocchie e dal lavoro in equipe sono emerse alcune priorità d'intervento, su cui riteniamo urgente un impegno condiviso con le amministrazioni comunali e i gruppi giovanili (organizzati e non) che desiderano coltivare il proprio presente e il proprio futuro in questa terra.
Debito Ambientale ed Energetico
Il nostro territorio soffre di un progressivo impoverimento ambientale, dovuto all'abbandono dei campi, alla crisi idrica e alla mancanza di un modello sostenibile per l'uso delle risorse energetiche locali.
Da anni assistiamo all’inesorabile abbandono delle aree agricole e forestali e non possiamo certo ignorare le emergenze legate alla siccità e agli incendi. Negli ultimi anni, abbiamo assistito a numerosi passi avanti in termini di sfruttamento delle risorse rinnovabili, ma crediamo che si possano intraprendere strade più coraggiose che permettano alla Puglia e al Salento di assumere una leadership nazionale in quest’ambito.
Piste di Impegno:
- Depoliticizzare le questioni ambientali, riportandole al centro come bene comune e non bandiera di parte;
- Potenziare l’educazione ambientale nelle scuole e nelle università con percorsi continuativi, interdisciplinari e legati al contesto locale, che partano dalla curiosità dei singoli e permettano di abbattere i pregiudizi consolidati nel tempo (per esempio, connessi all’energia nucleare e all’installazione delle pale eoliche in mare);
- Promuovere la cura partecipata dei beni comuni, coinvolgendo giovani e famiglie in iniziative concrete (orti urbani, giornate ecologiche, recupero di spazi pubblici);
- Contrastare gli sprechi, con campagne pubbliche contro il consumo superfluo, specie in tema di acqua e beni materiali (es. swap party, mercatini del riuso, laboratori sul consumo responsabile);
- Incentivare comunità energetiche rinnovabili, valorizzando il sole e il vento del nostro territorio in modo equo e partecipato.
Debito Sociale, Economico e Lavorativo
La piaga dello spopolamento giovanile è evidente: tasso di disoccupazione giovanile al 40%, salari bassi, precarietà diffusa e carenza di opportunità qualificate.
Il nostro territorio vive l’esodo continuo verso il Nord e verso l’estero e, molto spesso, come comunità locale non sappiamo promuovere occasioni di ritorno, perché non conosciamo le competenze che sta sviluppando chi va via e non ne condividiamo i sogni e le speranze. Le poche offerte di lavoro che sappiamo proporre sono spesso instabili e poco qualificanti. Inoltre, fatta eccezione per la florida realtà degli ITS, la nostra proposta universitaria non è orientata al mondo reale, anzi, costituisce spesso solo un'occasione di ritardare la fuga di molti giovani.
Piste di Impegno:
- Rafforzare nei percorsi scolastici e universitari le competenze per la vita “adulta”: diritto, educazione finanziaria, educazione all’impresa, soft skills, cittadinanza attiva;
- Creare spazi di co-progettazione per giovani, per coinvolgere chi vive e chi studia fuori, offrendo motivi concreti per restare o rientrare;
- Sostenere l'imprenditorialità giovanile attraverso sportelli comunali di orientamento e accompagnamento al lavoro e all’impresa, incubatori e acceleratori di start-up sociali e sostenibili, informazione capillare e accessibile su bandi, agevolazioni e risorse esistenti;
-
Promuovere il lavoro dignitoso in settori coerenti con le vocazioni del territorio: turismo sostenibile, agricoltura innovativa, artigianato di qualità, digitale.
Debito Culturale
Il Salento rischia di diventare una cartolina senz’anima: turismo di massa, speculazione edilizia e perdita di identità culturale. La pressione turistica concentrata e non regolamentata sta cambiando il volto della nostra terra. Stiamo assistendo allo spopolamento dei centri storici e alla riduzione delle tradizioni (anche religiose) a folklore commerciale. In questo modo si sgretola il tessuto comunitario e, sempre più spesso, ci ritroviamo alla fine dell’estate con spazi pubblici e beni culturali abbandonati o degradati.
Piste di Impegno:
- Pianificare un modello di turismo sostenibile, che valorizzi il territorio in tutte le stagioni e coinvolga le comunità locali nelle scelte;
- Recuperare spazi abbandonati attraverso la bellezza: arte urbana, installazioni, eventi culturali che rigenerano i luoghi e rafforzano il senso di appartenenza;
- Sostenere progetti di turismo responsabile che promuovano l'artigianato autentico e le produzioni locali, le tradizioni popolari vive e legami tra residenti e visitatori, generando opportunità stabili e non solo picchi stagionali.
Con questo documento vogliamo sondare la disponibilità delle Amministrazioni comunali per iniziare questo lavoro insieme. Siamo consapevoli che molte iniziative e molti progetti politici sono già in atto in questo senso; allora vi chiediamo di raccontare le vostre proposte per aiutarci a creare una rete. Speriamo che questa “agenda” sia un ulteriore punto di partenza per un dialogo strutturato e permanente con le realtà giovanili. Solo insieme possiamo riscattare il debito verso il nostro territorio e costruire un Salento in cui sia possibile restare, tornare e sognare.
Settore Giovani