Anna Teresa Borrelli postulatrice di Nennolina

La nomina presso la Congregazione delle Cause dei Santi

Con gioia e con i nostri auguri più affettuosi di buon lavoro, vi comunichiamo la nomina di Anna Teresa Borelli, responsabile nazionale dell’Acr, a postulatrice della causa di beatificazione della venerabile Antonietta Meo (Nennolina). Agirà per conto dell’Azione Cattolica come avvocato presso la Congregazione delle Cause dei Santi e presso qualsiasi autorità ecclesiastica. Se il processo di beatificazione si dovesse, come ci auguriamo, concludere con esito positivo, Nennolina diverrebbe la più giovane santa non martire mai proclamata dalla Chiesa cattolica. Abbiamo chiesto alla neo postulatrice un commento alla nomina e l’importanza di Nennolina per l’Ac e la Chiesa tutta.

 

Come e in che termini la gioia personale di questa nomina come postulatrice della causa di Nennolina si unisce a quella di tutta l’Acr e di tutta l’Ac?

Se è vero che i desideri più belli e più profondi che ciascuno si porta nel cuore non si affidano alle stelle che cadono in una notte d’estate, ma al coraggio e alla perseveranza di portare avanti giorno dopo giorno un progetto di vita, che pian piano si colora e prende forma, io credo che questa sia l’immagine che racconta questa mia nomina. La figura di Antonietta Meo, conosciuta come Nennolina, ha sempre accompagnato il mio cammino di fede come accierina, come educatrice e oggi nel mio impegno professionale.

Il fascino per il cammino di santità ed in particolare il processo che porta la Chiesa a dichiarare beato e poi santo chi in vita ha esercitato eroicamente le virtù cristiane, ha inizialmente caratterizzato anche il mio percorso di studi in giurisprudenza portandomi a discutere una tesi in diritto canonico proprio sul processo di canonizzazione ed in particolare analizzando il processo sul miracolo della prima santa della diocesi di Bari - Bitonto, suor Elia di San Clemente. E poi, durante gli anni di licenza in Diritto Canonico presso la Pontificia Università del Laterano, l’invito inatteso a frequentare, presso la Congregazione delle Cause dei Santi, lo Studium: corso per conoscere non solo l’iterprocessuale di canonizzazione ma anche per riscoprirne l’aspetto teologico e l’importanza dell’agiografia.

Questa nomina rappresenta per me innanzitutto una gioia, una grande gioia, perché costituisce il segno di un rinnovato impegno per i piccoli, fortemente convinta che i piccoli sono sempre i prediletti del Signore.

Voglio esprime la mia gratitudine alla Presidenza nazionale ed in particolare al Presidente Matteo Truffelli e all’Assistente generale, mons. Mansueto Bianchi, per la fiducia e la stima nell’affidarmi questo incarico, dopo la morte di mons. Sensi. Ai miei sentimenti di gioia profonda e di sincera gratitudine, credo si uniscano quelli di tutta l’Azione Cattolica e dell’Acr, perché ancora una volta abbiamo l’occasione per riaffermare la bellezza di una vocazione laicale che porta alla santità. È quindi un momento per tutti noi per dire e ridire il nostro impegno ad essere “scuola di santità”. Sono altresì certa che tutti i santi e i beati di Azione cattolica, accompagnano e sostengono il cammino della nostra associazione, illuminandone i passi e sostenendone le fatiche. Al Signore, per intercessione della piccola Nennolina, chiedo di sostenere questo mio impegno perché la piccola Antonietta Meo sia sempre più conosciuta, amata e scelta come esempio di vita per continuare ad incontrare il Dio della vita e a seguirlo.

 

Quanto e in che termini è importante oggi la figura di Nennolina per l’Ac e per tutta la Chiesa. Quale messaggio, quale testimonianza questa bambina consegna alla nostra contemporaneità?

La vita di Nennolina continua ad essere per la nostra Azione Cattolica, per tutta la nostra Chiesa, un esempio di santità vissuta anche per i piccoli. La chiamata universale alla santità, ricevuta nel Battesimo e che il Concilio ci consegna, è una chiamata che avviene in tutte le condizioni, in tutte le età.

Nennolina è per la Chiesa la testimonianza di una piccola che ha amato fino alla fine il suo Gesù, che ha affrontato, a soli 6 anni e mezzo, l’esperienza dolorosa della malattia e ha saputo affidare e confidare nel progetto che il Signore aveva per lei, desiderando vivere pienamente l’incontro con Gesù nel sacramento dell’eucarestia. Credo che Nennolina oggi richiami tutti a vivere la “piccolezza”, a scegliere l’essenzialità, ad accogliere la tenerezza di Dio.

 

A che punto è la causa di Nennolina? Quali sono i passi compiuti fin’ora e quelli ancora da compiere?

Il processo di beatificazione e canonizzazione è un processo complesso e lungo. Dopo una prima fase che si svolge nella diocesi del Servo di Dio - inchiesta che ha come obiettivo quello di ascoltare tutte le persone che l’hanno conosciuto o hanno sentito parlare della sua vita e accogliere tutti gli scritti -, nella fase romana, che si svolge presso la Congregazione delle Cause dei Santi, viene verificato l’esercizio eroico delle virtù cristiane e dichiarata pertanto la venerabilità.

A promuovere la Causa di beatificazione di Antonietta Meo è stato il Centro Nazionale della Gioventù Femminile dell’Azione cattolica italiana. Fu infatti il 20 dicembre 1941 Armida Barelli a comunicare al padre di Antonietta, il sig. Michele Meo, la “bella notizia” di assumere la causa. Il processo diocesano fu istruito presso il Tribunale del Vicariato di Roma il 7 aprile del 1968 e si concluse nel 1972. È Papa Benedetto XVI il 17 dicembre 2007 che ha dichiarato venerabile Nennolina, riconoscendo così che anche i bambini possono compiere atti eroici di fede, speranza e carità, e possono pertanto essere elevati all’onore degli altari.

Ora attendiamo che attraverso l’intercessione della piccola Antonietta Meo, Dio compia un segno miracoloso della sua presenza e del suo amore per ogni uomo e donna. Se il processo si svolgerà speditamente, come ci auguriamo, questa bambina romana potrà essere presto la più giovane santa, non martire, elevata agli onori degli altari, la più giovane nella storia della cristianità.

 

Dall’11 al 12 dicembre prossimo si svolgerà a Roma il Convegno nazionale di tutti gli educatori Acr. In che modo Nennolina può aiutare gli educatori ad essere sempre “all’altezza del cuore” dei ragazzi?

L’Azione cattolica dei ragazzi ha scelto che il Convegno educatori sia accompagnato dalla testimonianza bella e significativa di Nennolina, piccolissima di Ac, per illuminare attraverso la luce di una vita santa, una straordinaria occasione di confronto e di aggiornamento per tutti noi: partendo dai documenti della Dottrina Sociale, cercheremo di individuare insieme spazi di protagonismo per i più piccoli nella Chiesa, nella famiglia, nella custodia del creato e nella partecipazione alla vita della città.

Voglio sottolineare che il Convegno si inserisce in un tempo particolarmente fecondo per la Chiesa: le conclusioni del Sinodo dei vescovi sulla famiglia e il Convegno ecclesiale nazionale di Firenze, che siamo certi apriranno nuovi spazi di riflessione per le attenzioni pastorali e rappresenteranno una possibilità di confronto, riflessione e slancio missionario per tutta la Chiesa italiana.

L’altro segno di grazia speciale è la coincidenza del Convegno Acr con l’apertura dell’Anno Giubilare straordinario della Misericordia: momento unico per tutto il popolo di Dio per riscoprire la grandezza del suo amore. In questo orizzonte la figura di Nennolina aiuterà tutti gli educatori Acr d’Italia a comprendere sempre più il dono della propria vocazione educativa accanto ai piccoli: scegliere di accompagnare i piccoli è innanzitutto credere che ciascuno dei bambini e dei ragazzi è per noi un dono e allo stesso tempo una grande responsabilità. Siamo infatti chiamati ad accompagnare il loro cammino verso la santità e a riscoprire con loro e attraverso di loro come davvero i piccoli siano grandi per il Regno di Dio. Ogni educatore è chiamato a mettersi all’altezza del cuore di ciascun ragazzo. Certi che ogni ragazzo è all’altezza del cuore di Dio, sempre!

 

dal sito http://azionecattolica.it