Costruire la Pace, imitando Gesù

Festa della Pace 2016   ·   Il punto di vista dei Giovanissimi

Domenica 31 gennaio 2016 a Spongano si è tenuta la Festa della Pace, organizzata dall’AC della nostra Diocesi.

Dopo la Santa Messa, celebrata dal Vescovo, tutti i partecipanti si sono divisi fra le varie fasce d’età nelle quali si svolgevano le attività specifiche per ogni gruppo. Per il Settore Giovani era previsto un incontro molto particolare, caratterizzato dalla presenza di don Antonio Coluccia.

Don Antonio, originario di Specchia e viceparroco nella chiesa di San Filippo Apostolo a Grottarossa (Roma), ha raccontato a noi giovani, trasportandoci con il suo carisma, le sue esperienze e il suo punto di vista concreto riguardo l’accoglienza.

Ha preso in affido un grande locale confiscato ad un boss della banda della Magliana e lo ha trasformato in una casa adibita all’accoglienza dei poveri, sia a livello affettivo che a livello materiale.

Le sue opere di bene hanno suscitato alcune reazioni negative da parte di capi mafiosi che non condividevano il suo operato e, per cercare di fermarlo, sono giunti ad organizzare veri e propri agguati alla sua persona.

Il primo attacco venne fatto con una pistola a piombini; il secondo fu attuato con un’intimidazione attraverso un proiettile spedito in una busta che conteneva questo messaggio: “Parli troppo”.

Mentre ce lo raccontava, rideva di cuore poiché è riuscito a non farsi intimorire, e anzi continua a perseguire il bene con una determinazione ancora maggiore.

Don Antonio vive concretamente il messaggio di Papa Francesco, che invita a vivere la cristianità a partire dalla povertà e dall’umiltà. Proprio per questo egli critica ogni tipo di mafia e denuncia l’operato di tutti coloro che, anche all’interno della Chiesa, usano il loro potere come fonte di ricchezza.

Per noi giovani è stato un vero esempio di imitatio Christi da seguire nel nostro piccolo.

L’attività in preparazione alla festa, su mandato del Settore Giovani diocesano, consisteva nello scrivere un progetto di accoglienza concreto, seguendo delle indicazioni pratiche.

Noi giovanissimi della parrocchia San Giuseppe Patriarca di Cutrofiano, per progettare l’accoglienza siamo partiti da una nostra precedente esperienza: il campo scuola parrocchiale tenutosi a Roma, dove abbiamo prestato servizio nella mensa della Caritas diocesana, conoscendo aspetti della vita di cui sappiamo poco e niente.

Il nostro cammino dell’accoglienza continua nel piccolo nucleo della nostra comunità parrocchiale, dando una mano nella nostra mensa domenicale, dove accogliamo i bisognosi.

 

Rachele Mele, Daniele Roberti, Alberto Melissano
Settore Giovani - Cutrofiano parr. S. Giuseppe Patriarca