RiamMagliamo la Speranza

X Concorso di idee “Lavoro e Pastorale” 2016   ·   Roma - Domus Mariae   ·   30 - 31 Gennaio 2016

Due giorni impegnativi quelli del X Concorso di idee “Lavoro e Pastorale 2016”,  tenutosi a Roma presso la Domus Mariae il 30-31 gennaio scorso.

Iniziato con la nuova visione della Enciclica Laudato si’, presentata da Simona Loperte - Segretaria nazionale del Movimento Lavoratori di Azione Cattolica - è continuato con la tavola rotonda su “il lavoro per l’ecologia integrale” e “il lavoro tra formazione e innovazione”. A conclusione del convegno sono statti proclamati i progetti vincitori della IX Giornata della Progettazione Sociale alla quale la nostra Diocesi, lavorando in sinergia tra Azione cattolica diocesana, MLAC, Caritas e gli Uffici diocesani per la Pastorale giovanile, la Pastorale sociale del Lavoro e Progetto Policoro, ha concorso presentando il progetto “RiamMagliamo la Speranza” (RLS) che ha visto l’approvazione della commissione esaminatrice romana. Il nostro lavoro è stato compreso tra i quattro vincitori; dodici erano le proposte provenienti dalle varie parti d’Italia.

Il progetto RiamMagliamo la Speranza, fondando le radici sull’importanza del lavoro alla luce della Dottrina sociale della Chiesa, e sul ruolo fondamentale della donna nella famiglia, nella società e nella vita economica, ha come obiettivo quello di mettere in relazione donne apparentemente diverse ma che, in compagnia, possono diventare l’una ponte verso l’altra riscoprendo il valore della socialità nei rapporti interpersonali attraverso il lavoro creativo e manuale. Nello specifico, un progetto così elaborato, punta alla creazione di una sartoria sociale a Maglie, formata da donne disoccupate, donne svantaggiate individuate dal centro d’ascolto Caritas di quella città e dalla Residenza protetta per le donne vittime di tratta e migranti “Casa Rab” che, con la guida e l’affiancamento professionale dell’atelier della signora Maria Merola, acquisiranno le tecniche del ricamo e della sartoria per la realizzazione di capi religiosi e gadget per la Giornata mondiale della gioventù 2016.

Si partirà dall’inserimento di almeno trenta donne nel cammino formativo che il Movimento lavoratori di AC sta compiendo sul tema del lavoro rispettando il punto di vista della Dottrina sociale (con riferimento - soprattutto - al cap. VI del Compendio della dottrina sociale della Chiesa); ma si muoverà anche alla luce del Jobs Act per poi entrare nello specifico valorizzando il know-how imprenditoriale del nostro territorio grazie al quale si creerà un laboratorio di 12 lavoratrici che, attraverso la valorizzazione delle conoscenze già possedute e l’acquisizione di nuove, creerà lavoro e produrrà contaminazione delle culture attraverso lo scambio delle idee e la condivisione delle speranze nel rispetto reciproco.

Il progetto RiamMagliamo la Speranza è aperto al sostegno e all’accompagnamento di queste donne nello sviluppo della capacità di utilizzo della comunicazione tradizionale, del social networking[1] e dell’utilizzo delle piattaforme di crowfounding[2] per avviarle ad esperienze di micro imprenditorialità.

Il lavoro sinergico dei partners coinvolti nel progetto si estende anche al coinvolgimento di altri soggetti creando delle reti sempre più ampie, contatti sempre più stretti tra imprenditori, imprese, associazioni e uffici pastorali. Di grande aiuto è la presenza capillare dell’Azione Cattolica e dei centri ascolto della Caritas nel territorio diocesano. L’animatore di comunità del Progetto Policoro, Angelo Congedo,referente del progetto RiamMagliamo la Speranza,  ha anche il compito di coordinare i rapporti tra i vari soggetti.

È un progetto di speranza che l’Azione cattolica e il Movimento lavoratori  hanno promosso con l’auspicio che questo piccolo seme piantato nel cuore geografico della diocesi possa far diffondere sino alla periferia, oltre alla speranza nel futuro anche la creazione di numerosi e nuovi progetti che, vincitori o no, possano contribuire a creare una rete di fiducia e di speranza per molti.

 

[1] Costruzione di una rete di rapporti sociali ed economici, che consente rapidità di comunicazione e condivisione di mezzi anche attraverso servizi multimediali.

[2] Dall’inglese crowd (comunità) e funding (finanziamento). Si mettono insieme delle risorse adottando anche forme di microfinanziamento dal basso che aiuta le persone e consente un maggiore uso di risorse.

 

Giuseppe Perrone - Membro dell'équipe diocesana MLAC