Sogni veri per una realtà più vera

Campo nazionale Settore Giovani  ·  Nocera Umbra (Pg)  ·  27-31 luglio

“Sono sempre i sogni a fare la realtà”: è stato questo il titolo del campo nazionale del Settore Giovani che si è svolto a Nocera Umbra dal 27 al 31 luglio. Anche quest’anno abbiamo condiviso non solo gli spazi con il MSAC, ma anche momenti formativi, di conoscenza reciproca (associativamente parlando) e di programmazione.

Come Settore Giovani abbiamo lavorato principalmente su tre tematiche: la cura delle relazioni e la vita comunitaria, l’accompagnamento spirituale, l’impegno socio-politico.

Abbiamo, inoltre, riservato un’attenzione privilegiata al Sinodo dei Giovani: il campo si è concluso con un manifesto dei Giovani di AC verso il Sinodo, al quale abbiamo lavorato con impegno e attenzione per circa due giorni interi. Abbiamo voluto dire alla Chiesa quali sono gli ambiti nei quali vogliamo impegnarci maggiormente e abbiamo indicato, dal nostro punto di vista giovanile, in quali direzioni occorra lavorare per generare un cambiamento.

Estremamente illuminante è stata la meditazione di Mons. Gualtiero Sigismondi (Assistente ecclesiastico generale dell’ACI) sul brano biblico che ci accompagnerà nel prossimo anno (Lc 10, 38-42). Ci ha spiegato che “senza la fede la carità non ha luce, senza la carità la fede non ha voce, entrambe senza speranza non hanno foce”. Ci ha inoltre messo in guardia su un processo, che non è strettamente matematico, nel quale non si può invertire “l’ordine degli addendi”: accogliere, ascoltare e servire devono susseguirsi in questo preciso ordine, descritto nel brano del Vangelo. Questo perché l’accoglienza è la sigla dell’ascolto, che a sua volta, è la chiave del servizio. Passare direttamente dall’accoglienza al servizio, senza curare il passaggio dell’ascolto, genera ansia.

Un ultimo input relativo alla correzione fraterna, tra i tanti che il Vescovo ci ha dato, è il seguente: chi corregge deve dare il tempo. La carità non si misura con la bilancia ma con la clessidra.

Abbiamo incontrato anche delle persone che ci hanno raccontato alcune loro esperienze relative a diversi ambiti esperienziali (fraternità di Romenia, Comunità di Nomadelfia, esperienza Al veder la stella dell’AC a Betlemme, l’educazione attraverso lo sport del CSI).

Abbiamo anche avuto l’onore e il piacere di incontrare e pregare insieme al Card. Gualtiero Bassetti (Presidente CEI) e a Mons. Luciano Paolucci Bedini (Vescovo di Gubbio).

Gli stimoli sono stati tantissimi e l’entusiasmo alle stelle. Un solo particolare che mi colpisce sempre nei campi nazionali di Azione cattolica: durante i momenti di preghiera, il canto forte e appassionato di oltre 200 Giovani fa letteralmente vibrare la chiesa!

Torniamo a casa con la certezza di dover coniugare l’atteggiamento di Marta (che è in movimento) e quello di Maria (ferma, ma non immobile, protesa verso il Signore). Detto altrimenti, torniamo a casa con la consapevolezza di dover essere davvero Azione (in movimento) Cattolica (di tutti e per tutti, protesi verso il Signore).

 

Marco Maniglio

Vice-presidente diocesano per il SG