Attività Adulti/Giovani - FESTA DELLA PACE

Domenica, 26 Gennaio, 2020 - 08:30 - 12:30
Luogo: 
Otranto

Carissimi,

nel segno dell’unitarietà, stile associativo che abbiamo deciso di adottare, quest’anno l’attività della Festa della Pace, che vedrà coinvolti Giovani e Adulti, sarà in comune.

Abbiamo scelto di concentrare l’attenzione su tematiche che ci sono particolarmente vicine e che non sempre si colgono chiaramente, ma che purtroppo fanno parte dei nostri territori e della loro storia.

La tematica che verrà affrontata riguarda la Legalità, declinata sotto diverse forme.

Avremo il piacere di conversare su queste tematiche con il Dott. Prontera, Sostituto Procuratore della Repubblica di Lecce.

Il vostro contributo per la buona riuscita dell’attività sarà essenziale!

Vi chiediamo di lavorare nelle vostre parrocchie, insieme, Giovani e Adulti, per produrre un SEGNO che sarà poi presentato durante la Festa.

Questo SEGNO scelto, dovrà derivare da un lavoro di ricerca riguardante fatti di cronaca/episodi di violenza o criminalità che hanno coinvolto il nostro territorio.

In alternativa, si possono individuare problematiche che affliggono il nostro territorio e che impediscono la creazione di un nuovo “villaggio educativo globale”.

Il SEGNO dovrà identificare la problematica scelta e dovrà essere portato il giorno della Festa della Pace e consegnato al proprio REFERENTE VICARIALE, allegando alcune indicazioni: parrocchia di provenienza, il racconto dell’episodio preso in considerazione e il perché si è scelto quel simbolo (in poche righe). Questi segni concorreranno alla formazione di una “mostra” di cattive pratiche diffuse nel nostro territorio.

Siamo convinti che «Non possiamo permettere che le attuali e le nuove generazioni perdano la memoria di quanto accaduto, quella memoria che è garanzia e stimolo per costruire un futuro più giusto e fraterno» (Papa Francesco, Discorso sulla Pace).

 

Nell’attesa di rivedervi, vi salutiamo fraternamente.

Carmen, Pino e don Lucio                                                                  Fabiola, Marco, don Angelo e l’équipe del SG