Scuola di formazione diocesana

La Scuola di formazione è uno strumento fondamentale attraverso il quale l’Ac diocesana intende promuovere la formazione.

Essa è fondata su un criterio chiaro: la formazione è il cuore dell’Ac e l’anima del suo impegno missionario.

È il momento e il luogo in cui, insieme, si ascolta la vita e si interroga la fede. È così importante che qualifica la vita associativa, la rende autentica e vera; dà senso all’adesione e alla scelta di essere in Ac.

La formazione proposta nella Scuola è orientata a fondare l’identità del laico di Azione cattolica e costituisce un processo attraverso il quale acquisire una certezza: la fisionomia più profonda e più vera del laico è il volto di Cristo. Ogni persona è creata a immagine e somiglianza di Dio e porta in sé l’immagine del Figlio.

Formazione è dare alla vita la forma del volto di Gesù, modello e vocazione di ogni persona. (Cfr. Progetto Formativo 1.2).

 

La scuola si articola su due anni.

 

Il primo anno ha carattere unitario ed è costruito attorno ai quattro obiettivi attraverso i quali il Progetto Formativo ritiene si debbano formare coscienze laicali di Ac: interiorità, fraternità, responsabilità ed ecclesialità.

Durante il primo anno, ogni obiettivo è il tema di un modulo, proposto a partire dalla vita, dalle scelte e dalle azioni di un testimone di Ac. In ogni modulo, un laboratorio mette in dialogo la vita dei presenti con quella del testimone, offrendo così un “insegnamento” di esperienza diretta di quanto proposto. In Ac lo sappiamo bene: ciò che resta, che non passa, che forma realmente, è l’esperienza, è la vita che incontra la vita e le offre un senso nuovo. A seguire, i contenuti di ogni obiettivo, con gli impegni che lo caratterizzano e l’esperienza incarnata del testimone scelto, sono presentati da un relatore che ha cura di correlare i contenuti del Progetto Formativo con i Testi Conciliari.

I quattro moduli sono preceduti da un incontro di carattere storico introduttivo.

 

Nel secondo anno il gruppo è guidato a scoprire e sperimentare il modo di pensare e di agire del laico di Ac dal punto di vista della comunicazione, dello stile di vita, dell’inculturazione e attenzione alla carità, del discernimento, dell’ecumenismo e rapporto tra le religioni.

La Scuola ha un carattere maggiormente operativo, sostenendo i partecipanti nella fatica di rendere vive e progettuali le idee e i pensieri proposti. Sono indicati, infatti, percorsi sperimentabili nelle comunità parrocchiali, esercitandosi nell’arte di progettare in Associazione. Un modo per imparare, vivendo il ruolo del responsabile associativo. La strutturazione degli incontri è ispirata alla Bolla di indizione del Giubileo Straordinario della Misericordia, Misericordiae Vultus di papa Francesco. La Scuola ha il dovere di stimolare alla progettazione di atti di misericordia sperimentabili e visibili nelle comunità di riferimento e offre una concreta possibilità di lavoro sul campo.

 

Per saperne di più consulta i seguenti link:

PRIMO ANNO

Primo incontro di carattere storico introduttivo,
Primo modulo
testimone per l'ecclesialità è Armida Barelli,
Secondo modulotestimone per la fraternità è Pier Giorgio Frassati,
Terzo modulo: testimone per la responsabilità è Giuseppe Lazzati,
Quarto modulo: testimone per l'interiorità è Carlo Carretto.

 

SECONDO ANNO

Primo modulo: comunicazione,
Secondo modulo: stile di vita e non solo,
Terzo modulo: inculturazione e attenzione alla carità,
Quarto modulo: discernimento senza condanne,
Quinto modulo: ecumenismo e rapporto tra le religioni.